20 agosto 2010

La civiltà di un paese si fonda sui suoi cittadini. Ecco lo stato di quelli italiani.

Presi nella morsa di stampa e politica demagogica, fra fantomatici diritti dei clandestini che altro non sono che garanzie per evasori, sfruttatori e delinquenti ai quali questo sottobosco interessa eccome, e grassi inquantificabili dirigenti pubblici e amministratori privati, liberi professionisti da generazioni (da non confondere con gli schiavi da Treu-Biagi del profondo compromesso storico dello sfruttamento), ecco a cosa sono costretti i nipoti di quanti hanno sacrificato la vita per il futuro civile di un paese. Dopo il danno, la beffa. Ieri ci si scandalizzava quando avveniva in posti come India o Brasile che oggi sono invece più civili di questo postribolo dove lo stesso avviene al nostro vicino di casa nell'indifferenza di una politica mediatica da depistaggio sociale.

Come Coppola faceva recitare a Brando-Kurtz, non ci rimane che evocarlo impotenti: "L'orrore. L'orrore!"

«Vendo rene», polizia blocca impiegato Sul web un esercito di donatori disperati - Corriere della Sera
http://www.corriere.it/cronache/10_agosto_17/vende-rene-interviene-polizia_4111ab2e-aa20-11df-afa9-00144f02aabe.shtml

Il sito che contiene circa 90 offerte di organi NOVANTA ORGANI IN UN SITO - Storie simili sono quelle di apparse su Annunci-Qui.com, un sito di Frosinone dove a marzo una ragazza di 29 anni «sana, gruppo Rh positivo» ha offerto rene o fegato per un trapianto. Ma soprattutto sul sito dal nome ingannevole Soloinaffitto.it, divenuto una bacheca dei disoccupati disperati o dei nuclei familiari in difficoltà. Sotto la scritta che esorta «Annunci urgenti. Non vergognarti, scrivi!», si snocciola una agghiacciante contabilità: 56 offerte di un rene; 18 proposte di donazioni a pagamento di midollo spinale; 13 inserzionisti disposti a cedere «parte del fegato» per trapianto. Quasi novanta organi o parti di organo in una sola pagina web.
Sono tutte storie di lucida follia e determinazione quelle che si leggono nelle email pubblicate o nei moduli compilati e poi pubblicati dagli amministratori del sito. I quali, a onor del vero, si preoccupano di censurare le offerte più assurde o ambigue, arrivando ad esortare gli inserzionisti a controllarsi: «Scusa, ha già messo 3 annunci: sei disabile e vuoi vendere un rene - scrivono rispondendo a Silvia, che ha problemi con l'Inps - eppure hai problemi di invalidità… Vuoi suicidarti?». Invece Steve vuole davvero togliersi la vita, e online propone di vendere «la possibilità di riprendere in diretta il mio suicidio».

(via Instapaper)



Inviato da iPad di Ennio

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