Appunti di uno psicologo delle organizzazioni e psicoterapeuta tra la riconquista della fiducia e la difesa dell'etica.
13 febbraio 2010
Il telelavoro esiste sempre più, ma non per noi!
La mancanza di una disciplina seria e della diffusione del telelavoro è un caso di evidente concorrenza sleale di cartello del top management nei confronti dei propri impiegati.
Di fatto il telelavoro è ovunque!
A parte l'executive e lo specialista DOC che non hanno un vero ufficio e sono sempre in telelavoro, le aziende stanno sempre più spostando a lavoratori remoti, più o meno organizzati e più o meno strumentalizzati e impreparati l'attività un tempo svolta all'interno.
Se togliessimo le tasse, il lavoratore italiano sarebbe uno dei meno costosi del mondo, ma se sposto il lavoro in India il risparmio è tutto di tasse. E quanto!
Una delle tante collusioni dei governi anti-bamboccioni e anti-fannulloni [non facciamoci prendere in giro: Biagi ha finito quello che cominciò Treu e Brunetta è il solista di un coro aperto da Padoa Schioppa!] con gli imprenditori globalisti! E come al solito i sindacati sono superiori a tutto ciò (li tesseriamo o no poi 'sti telelavoratori? neanche fossero classe operaia!).
Morale: quando chiedete alla vostra azienda il telelavoro non fatevi fregare da quelli che dicono: "Noi non lo prevediamo!".
Lo prevedono, ah, se lo prevedono!!!
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