03 febbraio 2011

Angeli e demoni

Esistono due tipi di orrori.

Il primo è il linguaggio che è all'origine del pensiero formale e quindi dell'io, della sofferenza e dell'egoismo che accompagna la superbia, sorella dell'odio, delle religioni storiche e del fanatismo.
Il secondo sono i sensi che sorreggono i bisogni, il piacere e il dolore (che è diverso dalla sofferenza), l'ingordigia e la schiavitù, sadismo e masochismo, cinismo crudele e quello che millantiamo come amore.

Steiner diceva che sono entrambe forze demoniache. Ha chiamato la prima Lucifero e la seconda Mefistofele. Il primo ha la natura della divinità, tende all'alto: è un tipo di Angelo. Il secondo è una creatura della caduta, dell'esilio sulla terra, una malattia dell'imprigionamento: un Leviatano.
Tutto quello che possiamo fare - e sarebbe tantissimo - è solo riconoscerli e chiamarli per nome nei momenti semplici di tutti i giorni: non nelle notizie del telegiornale e nel lontano, ma di fianco a noi e in noi.
Tocchiamoli, ancoriamoli etichettandoli senza seconde intenzioni, come si fa giocando a darsela: si tocca e si dice "ce l'hai!".
Il più delle volte i demoni sono indeboliti al solo essere riconosciuti per quello che sono, mentre a giudicarli spesso finiscono per vincere loro.


- Postato con BlogPress per iPad

Nessun commento:

Posta un commento