05 aprile 2010

Contro la mente procedurale

Negli allevamenti automatizzati il mangime viene erogato ad orari stabiliti, magari anche la musica si attiva a tempo e le uova scorrono negli appositi scivoli. La vita della gente in questi tempi arimanici scorre regolare automatizzata. Non sono i computer a renderla così ma una mentalità, quella procedurale elevata alla massima potenza dalle piattaforme (ERP per primi) di una certa informatica figlia di Von Neuman e non certo di Wiener. La procedura è positiva quando serve per non dovere pensare sequenze già consolidate come se fossero ogni volta nuove. Il fatto è che, per evitare di scegliere e di pensare, si finisce per prendere in considerazione solo le situazioni per le quali esista una procedura. Così ragionano le istituzioni. Così prospera la corruzione. Così si stritola il diritto del singolo e del debole. Così si uccide l'originale. Così si diventa ciechi verso il nuovo. Così si perde l'uso dei sensi. Così si appiattiscono e si involgariscono i gusti. Così si sclerotizza la civiltà. Così ci si ammala, si ghettizza, si odia, si muore nella totale stupidità del tripudio della mente procedurale, il silenzio del bello e del buono.


-- Postato con BlogPress dal mio iPod Touch

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